Per capire il risparmio che si può avere attivando una casella PEC (Posta Elettronica Certificata) rispetto all'utilizzo della normale posta facciamo riferimento a un articolo uscito sul corriere della comunicazione (numero I e II 25 gennaio 2010). L'articolo di Mario Garioni e Andrea Rosin riporta l'esperienza di un test, effettuato nel 2009, nel Veneto Orientale. Protagonisti dell'esperimento l'A.Ullss 10 di S.Donà e il Comune di Jesolo, che si dotarono appunto di PEC e che resero pubblico il proprio indirizzo iscrivendosi all'IPA (Indice delle Amministrazioni pubbliche).
I vantaggi, come segnala l'articolo in questione, non solo sono economici: si parla di velocità e certezza di invio e ricezione, oltre al già noto valore probatorio e legale identico a quello di una raccomandata con ricevuta di ritorno.
Ma è effettivamente sui costi che l'articolo di Garioni e Rosin lascia senza fiato: si è stimato che vengono inviate circa 1500 raccomandate all'anno il cui costo standard è di 3,40 euro e 6.385 comunicazioni di posta ordinaria il cui costo è 0,60 euro per un totale di 8.931 euro l'anno.
Se a questo aggiungiamo il costo del fattore umano (è calcolato che un uomo per smaltire quel lavoro impiega circa 29 settimane per un costo medio di manodopera di 22,80 euro/ora) il risparmio di costi per l'azienda diventa addirittura incredibile: 35.393,50 euro all'anno.
Ecco che se vengono proiettate le cifre a livello nazionale, come sostengono gli autori, otteniamo risparmi che sono nell'ordine di alcuni milioni di euro.
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Lo Staff
Pubblicato il 18 marzo 2010